BONIFICO TRA PARENTI E AMICI: ATTENTO ALL’ AGENZIA DELLE ENTRATE.

BONIFICO TRA PARENTI E AMICI: ATTENTO ALL’ AGENZIA DELLE ENTRATE.

Articolo a firma dell’ avv. Mario Manzo.

Quando si deve trasferire denaro a parenti o amici la causale del bonifico è importante.

Bisogna prestare attenzione perché le somme che i vostri genitori, per esempio, vi bonificano, potrebbero apparire come lesioni di diritti  ereditari di vostri fratelli. Oppure, se siete liberi professionisti, si può pensare che si tratti di vostri ricavi in nero che  avete fatto formalmente apparire come regalo da parte di un parente.

Occorre precisare prima di tutto che non esistono indicazioni precise su quale debba essere la causale perfetta quando si dispone un bonifico a favore di parenti o amici, anche perché la legge nulla dice al riguardo per cui la “ causale “ non è obbligatoria .

Comunque per non avere problemi con il Fisco, né con Autorità né tantomeno con il tuo stesso parente, sarà bene indicare La causale. Ogni movimento deve essere giustificato ed eseguito con strumenti di pagamenti tracciabili.

Così in caso di un prestito ad un amico di modico valore – da valutare in rapporto alle condizioni economiche del donante – è necessario utilizzare la dicitura  “Prestito infruttifero per Mario…”. Se chi lo dispone dimentica questa parola il Fisco potrebbe pensare che il soggetto che ha effettuato il prestito ha omesso di dichiarare, negli anni, gli interessi maturati sull’importo prestato.

In questi casi sarebbe utile redigere anche una scrittura privata, con data certa, soprattutto nel caso in cui si tratti di importi di particolare valore. In questo caso il documento scritto può essere opposto all’Agenzia delle Entrate. Questo perché l’Agenzia delle Entrate è sempre in grado di controllare le movimentazioni bancarie e scoprire il passaggio di denaro da un conto a un altro. In ipotesi del genere, sarà bene avere una prova certa della natura “non reddituale” del versamento, per evitare che il fisco faccia scattare un accertamento fiscale nei confronti del beneficiario ( presumendo che il bonifico nasconda un reddito imponibile) .

Nel momento in cui invece con bonifico si vuole effettuare una  donazione , nella causale è sufficiente indicare, ad esempio : “Regalo nonno“, “Regalo mamma”. Con questa causale il Fisco non ha motivi per insospettirsi.

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