Il regime finanziario di capitalizzazione composta degli interessi nei finanziamenti rateali: criticità e soluzioni

Segnalante
Avv. Dario Nardone
Il regime finanziario di capitalizzazione composta degli interessi nei finanziamenti rateali: criticità e soluzioni

Il presente contributo inerisce una delle questioni attinenti i rapporti bancari più complesse che abbiano mai interessato i giuristi in generale e la Magistratura in particolare, la quale, allorquando ne sia investita, nondimeno può esimersi istituzionalmente dal proferire una giustizia qualitativamente appagante. La difficoltà nasce, come è evidente, dalla imprescindibilità di assimilare, prima del redde rationem, concetti principi di natura matematica (finanziaria, nello specifico), particolarmente ostici alla forma mentis del giurista, se non altro per fattori culturali legati al tradizionale percorso di formazione professionale. Il focus della questione è incentrato sulla disputa tra il giurista ed il matematico: il primo sostiene che, nel regime composto, non vi sia anatocismo tecnico, posto che gli interessi non producono altri interessi ma sono calcolati sul capitale residuo; il secondo sostiene invece che, nel regime di capitalizzazione composta, vi sia anatocismo nella costruzione del piano di ammortamento.  Insomma, l’approccio metodologico che si vuole offrire è diverso da quello puramente tecnico proposto dai matematici, ma da questo certamente non prescinde (né mai potrebbe): è un approccio da giurista per il giurista il quale, però, deve essere consapevole che non può affrontare con pertinenza e scrupolo d’indagine la questio iuris se prima non fa propri i prodromi matematici.

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Avv. Dario Nardone

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