Commento a cura dell’avv. Mario Manzo del Foro di Salerno
La Corte di Appello di Milano dichiara vessatoria la clausola nei mutui che prevedeva il tasso minimo ai clienti. Al via i rimborsi ai consumatori per i mancati benefici dell’Euribor negativo degli scorsi anni. Se hai un mutuo con floor, rivolgiti al tuo legale il quale ti aiuterà ad ottenere ciò che ti spetta.
In questo periodo di forti rialzi dei tassi di interesse sembra quasi impossibile pensare che fino a non molto tempo fa ci fossero tassi pari o addirittura sotto lo zero. Una manna per i mutui a tasso variabile: più i tassi si abbassano, minori sono gli interessi che il cliente deve alla banca. In caso di interessi di mercato (Euribor) negativi la banca si troverebbe costretta a far pagare al mutuatario meno dello spread deciso nel contratto di mutuo.
Non è stato così invece per chi ha sottoscritto mutui con una speciale clausola (detta “floor) che impediva agli interessi di scendere sotto una certa soglia (e quindi di avvantaggiarsi degli interessi di mercato negativi). Ecco, ora questa clausola è stata dichiarata vessatoria anche da una sentenza della Corte d’appello di Milano. Devono quindi essere rimborsati tutti i consumatori che hanno sottoscritto un mutuo variabile con floor e che hanno pagato rate più alte di quelle dovute dal 2015 in avanti perché non hanno potuto beneficiare dell’Euribor negativo.
Che cos’è il floor e perché è vessatorio
Con il termine floor (letteralmente “pavimento”) si intende una soglia minima, al di sotto della quale il tasso di interesse del mutuo variabile non può scendere. Sulla carta può sembrare interessante ma, in realtà, quando i tassi di mercato scendono o, addirittura, diventano negativi, il floor finisce per essere vantaggioso esclusivamente per la banca.
La presenza del tasso floor rappresenta una clausola vessatoria per i clienti, senza contare che è una condizione contraria al Codice del consumo, perché non facilmente comprensibile dai consumatori. Al momento della stipula, infatti, un consumatore consapevole non accetterebbe mai di avere un floor, perché questo significherebbe rinunciare a un vantaggio (la possibilità di pagare meno interessi) senza avere qualcosa in cambio (meno spese nel mutuo o uno spread più basso, per fare due esempi).
La decisione della Corte di appello di Milano
La Corte di Appello di Milano, ha dichiarato la clausola vessatoria perché in realtà il floor è una clausola accessoria, il cliente può infatti pagare le rate secondo le previsioni del contratto, anche senza il floor.
Invece il Giudice non ha previsto un rimborso automatico per i clienti, come da noi richiesto, perché questo dovrebbe essere oggetto di cause individuali e non di una inibitoria. Resta il fatto però che anche a detta del Giudice i clienti hanno diritto al rimborso dei maggiori interessi pagati.
Vuoi ottenere il rimborso?
Se hai un mutuo variabile con floor è tuo diritto chiedere il rimborso alla banca dei maggiori interessi pagati tra giugno 2015 e maggio 2022 (data a partire dalla quale l’Euribor è tornato a essere positivo).
Sentenza: Scarica la sentenza
Avv. Mario Manzo
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