Segnalazione a cura dell’avv. Giuseppe De Simone del foro di Roma.
Il consulente, come da noi sostenuto, accerta che:
1) nella documentazione contrattuale non risultano esplicitate le modalità di calcolo e di imputazione degli interessi corrispettivi;
2) la Banca ha applicato il regime composto nella costruzione del piano di ammortamento.
CONSEGUENZE, COME DA QUESITO:
1) la rideterminazione originata dal primo “vizio” comporta un credito, per il cliente, rispettivamente, pari ad euro 16.753,30 (tasso bot) e pari ad euro 12.608,92 (tasso legale);
2) la rideterminazione in capitalizzazione semplice comporta una differenza complessiva, per il cliente, in relazione all’intera durata del rapporto, pari ad euro 15.935,68.
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